Pucher Cristina

Sono nata a Trento, ho ventiquattro anni e mi sono laureata in Lingue e Letterature Straniere presso l’Università di Innsbruck. Riporto una citazione di Lou Andreas Salomè poiché meglio non saprei descrivere ciò che è la vita per me:
“Non so vivere secondo un modello e non potrò mai servire da modello ad alcuno; invece, quel che farò sarà vivere la mia vita come mi piace, qualunque cosa accada. Non ho principi da sbandierare, ma qualcosa di assai più prezioso, qualcosa che sta dentro di noi, che brama solo a vivere e sa gioire, e preme per uscire alla luce.”

Questo qualcosa che sta dentro di me è l’amore per l’arte e la voglia di sognareLa mia idea nasce dalla passione per il cinema, la scrittura, la letteratura, le lingue e le culture straniere e tutte le arti figurative e non, tutte discipline che danno modo di incontrasi, scontrarsi, ma soprattutto confrontarsi.

Relazione

Trento è una città universitaria ed europea, ricca di studenti stranieri e di turisti, ma non sa ancora di esserlo. Questo è dimostrato dalla mancanza di strutture con attrezzatura adeguata ad un approccio tra persone di diversa nazionalità sotto un aspetto di tipo culturale, poiché credo che non si possano affrontare con la dovuta attenzione certe tematiche seduti in un bar.

Un ottimo inizio sarebbe creare un piccolo cineforum proiettando film in lingua originale. Ciò darebbe la possibilità ai giovani di apprendere ed esercitare le lingue straniere e allo stesso tempo offrirebbe l’ occasione agli studenti Erasmus giunti a Trento di poter vedere qualche film nella loro lingua anche in terra straniera.

L’incontro quindi sarebbe inevitabile; partendo dal cinema le varie culture verrebbero messe spontaneamente a contatto donando la possibilità di creare nuove amicizie e accordi per intercambi linguistici.

I corsi di lingua sono molto cari e anche i corsi proposti dal fondo sociale europeo sembrano essere rivolti principalmente alle persone disagiate piuttosto che prediligere gli studenti. Uno spazio idoneo ed accogliente in cui incontrarsi sarebbe un’ ottima soluzione per incentivare la conoscenza delle lingue e delle diverse culture.

Per realizzare l’idea basterebbe poter disporre di una sala, in cui possano stare una trentina di persone, arredarla con mobili per rendere l’ambiente accogliente: sedie, divani, poltrone e tavolini (anche di recupero).

Per la proiezione dei film sarebbe bello poter disporre di un proiettore, ma anche un semplice televisore ed un dvd potrebbero bastare.

Questo spazio darebbe la possibilità di creare con il tempo una piccola mediateca aggiungendo dei semplici scaffali per ospitare una collezione di dvd, cd, libri, riviste …; questo materiale potrebbe venir acquistato, richiesto alle biblioteche o semplicemente noleggiato.

Lo stesso spazio offrirebbe l’ opportunità di dare vita ad un “piccolo caffé degli artisti”, un luogo dove trovarsi per poter confrontarsi e presentare le proprie opere per farsi conoscere e raccogliere opinioni e consigli: chi con la scrittura di testi e poesie, chi con i suoi quadri o sculture, chi con video art o fotografia, chi con la propria musica e qualsiasi altro tipo di arte figurativa e non.

Poter parlare dell’arte, organizzare anche alcune serate a tema invitando persone competenti in materia, aiuterebbe a non far perdere nei giovani la voglia di sognare e di sapere. Viviamo in un mondo che ci proietta verso un’ economia del guadagno e in cui le materie umanistiche, che non producono denaro, vengono poco finanziate.

E’ attraverso l’arte però che si genera cultura e apertura mentale.

Tutte queste attività potrebbero convogliarsi nella creazione di un’ associazione o circolo culturale che coordini e aiuti lo sviluppo dei vari artisti facendoli conoscere e presentandoli anche a realtà maggiori poiché come diceva Lucrezio, “è la goccia che scava la pietra”.

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