Pugliese Andrea

Sono nato a Milano nel 1956; ho frequentato tutte le scuole, dalle elementari fino alla laurea in Matematica, a Roma. Vivo a Trento dal 1983, quando divenni ricercatore presso la Facoltà di Scienze.
Attualmente sono professore associato (di Analisi matematica) sempre presso la Facoltà di Scienze. La mia attività di ricerca è stata rivolta allo studio di modelli matematici in biologia. Da vari anni mi sono interessato dei problemi ambientali, partecipando alle attività del Circolo di Trento di Legambiente,

di cui sono attualmente presidente; i problemi su cui mi sono impegnato di più sono stati quello dei rifiuti, sostenendone la riduzione e raccolta differenziata, e l’inquinamento causato dal traffico automobilistico, cercando di far sviluppare una mobilità sostenibile (percorsi ciclopedonali, migliori mezzi pubblici, limitazioni ai parcheggi).

Relazione - L'università a Povo

Senza particolari competenze in proposito, ma solo in quanto da oltre 20 anni vado quasi ogni giorno a Povo alla Facoltà di Scienze, vorrei dire due parole sul rapporto fra l'università e la comunità di Povo.

L’impressione generale è che, nonostante l’Università sia presente a Povo da 30 anni (e l’IRST da quasi 20), non si siano create relazioni significative fra essa e la comunità circostante, se non nel fatto che molti miei colleghi e studenti vi risiedono.

Riterrei utile che Comune, Circoscrizione e Università si incontrassero, non solo per discutere i progetti edilizi dell’Università o per affrontare i problemi logistici (ad esempio, l’uso dell’Aula della Circoscrizione o la difficoltà dei parcheggi), ma anche per elaborare un progetto comune. Ad esempio, si potrebbe proporre che la biblioteca universitaria, oltre a testi specialistici, contenga anche una piccola sezione con testi scientifici più divulgativi, arricchendo così l’offerta della biblioteca comunale; analogamente, gli spazi universitari potrebbero essere utilizzati, in orari adeguati, anche per organizzare conferenze o mostre o concerti aperti alla cittadinanza. Più a lungo termine, alcuni spazi del nuovo edificio in progetto potrebbero essere studiati per un utilizzo misto universitario/pubblico: una mensa che serva anche da ristorante/bar aperto a tutti; un servizio copisteria (in difficoltà da quando molti testi sono diffusi in versione elettronica) potrebbe servire contemporaneamente da cartoleria/libreria. Contemporaneamente, la Circoscrizione potrebbe incoraggiare la nascita di attività commerciali private mirate agli studenti.

Io credo che da un progetto del genere (di cui quelli esposti sono solo possibili suggerimenti) potrebbe nascere un arricchimento reciproco: l'Università diventerebbe concretamente una risorsa per chi abita a Povo, e Povo creerebbe un ambiente più accogliente per gli universitari.

Un’ultima osservazione a proposito di ambiente accogliente. La prima volta che venni a Povo (primi anni ’80) il parcheggio interno all’Università (molto più piccolo dell’attuale) era sempre libero, e c’erano molte stradine fra i campi in cui passeggiare piacevolmente. Adesso, tutte le stradine sono stato asfaltate (e allargate), è stato realizzato un grande parcheggio sotto l’IRST che però è molto spesso completamente pieno. Credo che sia necessario fermarsi su questa strada: non lasciare tutto lo spazio alle auto e trovare dei sentieri su cui passeggiare.

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