Francesco tra i lupi

INCONTRO CON MARCO POLITI E MARCELLO FARINA

Martedì 26 gennaio 2016 – Sala polifunzionale, Cognola

 

 

Presentazione di Vittorino Rodaro

Saluto di Armando Stefani

Domanda a Marco Politi

Dalle dimissioni di Benedetto XVI a un papa tra i lupi, secondo il titolo del tuo libro. Era immaginabile un simile scenario alla vigilia del Conclave?

Domanda a Marcello Farina

Don Marcello, Li guiderò a fresche sorgenti. Il canto di papa Francesco. Il papa è decisamente stonato, nelle celebrazioni non canta mai. Sono la freschezza e la libertà dei suoi gesti, delle sua parole, delle sue azioni a dare speranza a tanti credenti e a tanti uomini e donne del nostro tempo. Riusciranno gli apparati ecclesiastici centrali e periferici, soprattutto italiani, a sintonizzarsi con il canto di Francesco?

Domanda a Marco Politi e Marcello Farina

Potere, denaro, autoreferenzialità da un lato, abbandono della pratica religiosa, mancanza di preti, burocratizzazione della vita ecclesiale dall'altro. Il papa non ce la può fare da solo. Quali prospettive si aprono?

Domanda a Marco Politi e Marcello Farina

L’autoreferenzialità del potere ecclesiastico, l’ossessione per la dottrina e i valori non negoziabili accompagnano un tempo triste per quei credenti e cercatori di Dio, così tu ti esprimi, don Marcello, citando Zagrebelsky, che non possiedono la verità e credono nel dialogo e nella libertà. Il tempo triste, mi permetto di aggiungere, è anche il tempo della mortificazione del laicato cattolico, ridotto a fare l’esecutore o, più prosaicamente, il cameriere della gerarchia. Per non parlare dell’assenza delle donne nelle decisioni che riguardano la vita della chiesa. Come ne usciamo e cosa può fare papa Francesco?

Domanda a Marco Politi

Il libro di Marco Marzano Quel che resta dei cattolici. Inchiesta sulla crisi della Chiesa in Italia si conclude con una prognosi severa: se le cose non cambiano, se le gerarchie cattoliche continuano, da un parte, a ignorare scientemente il declino del cattolicesimo parrocchiale considerandolo inevitabile e, dall'altro, ad incoraggiare la crescita dei movimenti settari interni (CL, Opus Dei, movimenti carismatici vari), presto saremo di fronte ad un cattolicesimo che assumerà l'inedita fisionomia di una “chiesa settaria”, cioè di una collezione di sette (fra loro diverse sul piano simbolico, liturgico, del linguaggio religioso), capitanata da un papa romano che le rappresenterà nello spazio pubblico, oscurando consapevolmente molte delle loro differenze, sopprimendo, con il suo carisma personale e la sua visibilità mediatica, le tante contraddizioni che un'organizzazione a compartimenti stagni invariabilmente genera e ospita al suo interno. Cosa potrà fare Francesco di fronte a questa situazione?

Domanda a Marco Politi e Marcello Farina

Il recente sinodo sulla famiglia si è chiuso in maniera piuttosto ambigua e contorta, almeno secondo la mia opinione, per quanto riguarda la soluzione del problema della comunione ai divorziati. Sulle unioni omosessuali nessun cenno. Francesco continua a ribadire che la famiglia voluta da Dio è quella costituita da un uomo e una donna. Il teologo Vito Mancuso, in un interessante articolo su Repubblica di sabato scorso, I confini della misericordia, ci ricorda che la famiglia della dottrina ecclesiastica non corrisponde necessariamente al disegno di Dio, anzi, Dio “pensa piuttosto la relazione armoniosa alla quale chiama tutti gli esseri umani, perché il senso dello stare al mondo è esattamente la relazione armoniosa, che si esplicita in diversi modi e che trova il suo compimento nell’amore”; e ancora, “oggi il tempo è compiuto per sostenere nel modo più esplicito che tutti hanno il diritto di realizzarsi nell’amore integrale, eteroaffettivi e omoaffettivi senza distinzione.Francesco è prigioniero della tradizionale dottrina ecclesiastica sulla famiglia che gli impedisce una reale apertura alle nuove realtà dei rapporti fra le persone e di questa concezione ne è ostaggio?

Domanda a Marco Politi

Marco, prima hai accennato all'irreversibilita' delle scelte e dell'indirizzo che papa Franscesco ha dato alla conferenza episcopale italiana, quali sono gli altri aspetti positivi che fanno sperare, che paorno orizzonti e spazio ad una maggiore fiducia nel futuro?

Domande del pubblico

 

Articoli

Cognola Marco Politi narra di Francesco tra i lupi

Trentino - 26 gennaio 2016

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Cognola Incontra Marco Politi Adige

L'Adige - 23 gennaio 2016

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Se queste conversazioni sono state di tuo gradimento troverai particolarmente interessante anche l’intervista del vescovo Giovanni D’ercole al ex presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti nel corso della trasmissione RAI “Sulla Via di Damasco del 06/02/2016”.
N.B.: Ricorda che questa azione ti porterà fuori dal sito “www.tremembe.it

Clicca qui: http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-beb6d5bc-e0c4-45d5-a69e-5feddc080988.html#p=

 

Qui sotto alcune foto dell'incontro con Marco Politi a Cognola

 

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