27 luglio - nel paradiso di Tatajuba

dune tatajubaRaggiungiamo Tatajuba, un villaggio vicino all’oceano che gode però anche di un lago d’acqua dolce in mezzo alle dune. Un vero pezzo di deserto, il colore della sabbia ora ocra dorato ora color chiaro quasi bianco cambia con la luce del sole, quando l’aria si muove sulla sabbia crea un effetto zucchero a velo nell’aria. Non è stato facile arrivare, le segnalazioni sono carenti o assenti, non abbiamo ascoltato le indicazioni di un’anziana signora lungo la strada nella boscaglia che sembrava infinita. Infine ci ha accompagnato un signore con la sua moto su un percorso sabbioso e a tratti veramente insidioso. Qui ci si sposta solo con i buggy che con maestria i “motoristi” guidano nella sabbia rischiando sempre di affondare.

All’ora di pranzo sul tavolo il solito pesce fritto, gallina caipira, fagioli,riso, farofa e manjoca. Non ne posso più di pesce fritto, di carne ovunque, vorrei solo una bella coppa d’insalata fresca e verdure, che non mancavano in qualche pasto ma che per prudenza nessuno ha mangiato, un bel minestrone semplice, mi manca poter bere l’acqua fresca da un qualsiasi rubinetto. Ora siamo in 11, lungo strada abbiamo “raccolto” altri tre italiani: Mirko, Fulvio e Bianca, ci hanno accompagnato da Icapuì anche padre Lopez, Fatinha e Magela, Aparecida.
tatajubaScene fantastiche di dune, palmeti, laghi e corsi d’acqua, l’oceano sullo sfondo si presentano a noi come in un film sognato, eppure ora reale. Anche le piccole rane nel bagno fanno parte dell’insieme incredibile di questo mondo così diverso, così bello e magico per noi. La gente che ci abita è cordiale, a noi sembrano così isolati dal mondo, ma non abbiamo scelto noi dove nascere, siamo arrivati e basta, ognuno si gioca la propria carta della vita, qui o altrove. Domani sarà un lungo viaggio di ritorno a Fortaleza, ma prima faremo una tappa a Caetano da Cima, l’ultima tappa della Rede Tucum prevista per il nostro viaggio.
Oggi ci lasciano Fulvio e Bianca che proseguono ancora verso nord, domani ci lasceranno anche Fatinha e Magela con Aparecida e padre Lopez, torneranno nelle loro case, sono stati per noi un aiuto prezioso e paziente, si sono occupati di ogni aspetto del viaggio e delle nostre necessità e li ringraziamo di cuore. Armando, Anna ed io andremo a Salvador de Bahia per quattro giorni, Carlo andrà a Campo Grande, ci ritroveremo per rientrare in Italia il 3 agosto.

Maria Assunta Gubert

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