18 luglio - Batoque

batoqueBatoque, una cittadina in riva all’oceano, a sud di Fortaleza, ci accoglie nella pousada costruita sulla spiaggia che fa parte della “reserva exstrattiva”. La riserva è una idea originale brasileira, il cui spirito comporta il rispetto della natura dalla quale l’uomo trae sussistenza, ma non ne altera l’equilibrio ecologico.
Sono proibite nuove costruzioni e l’Associazione Tremembè ha dovuto fare un lungo iter burocratico prima di poter costruire e realizzare la pousada con l’appoggio finanziario della PAT. La finalità è sempre quella di un turismo responsabile, non aggressivo, non invadente e che non travolga l’armonia ambientale e sociale. Mario e Raimondo, che ne sono attualmente gestori ci assegnano le stanze, molto ampie, ventilate naturalmnete dall’aria che muove anche le onde dell’atlantico. Abbiamo chiesto dell’acqua da bere, poiche’ l’acqua dei rubinetti non è potabile, ma il frigo era vuoto.
barca batoqueQuesto fatto sta a significare che qui l’accoglienza è agli antipodi di quella sperimentata al Coquerinho. Il problema sta nell’organizzazione e nell’associazione dei residenti che avrebbe dovuto presidiare e accompagnare il progetto. I responsabili si sono susseguiti ogni due anni ma non è stata una staffetta fedele al progetto. Alcuni dei responsabili hanno perseguito interessi personali, non si occupano del buon andamento dell’attività della pousada. I gestori non sentono come un’ importante opportunità operare nel turismo e, senza verificare il proprio operato e cercare nuove proposte, sperimentare soluzioni, trasferiscono su elementi esterni la responsabilità e la scarsa produttività lavorativa. I responsabili lamentano la mancanza di trasporti, manifestano la convinzione che la pousada non sia stata costruita al posto giusto, manca internet e cosi via. I fatti sono veri, ma nessuno mette in atto iniziative volte a migliorare la situazione e chiedono all’associazione Tremembè ancora denaro. Non è facile creare comunità se nessuno si prende il suo pezzo di responsabilità. Ieri pomeriggio, durante la riunione con i responsabili dell’associazione dell’artigianato, dei giovani e dei “moradores” tra cui Mario e Raimundo c’è stata una discussione continua ma non sono uscite le proposte, nemmeno una come aveva chiesto Armando. Niente del climadel Coquerinho, solo qualche sorriso di misura, ci hanno probabilmente percepito come intrusi nel loro status quo. Eppure una spiaggia così naturale dove si può passeggiare a lungo, le baracche che offrono pesce fresco “cosido na brasa”, l’aria sempre mossa che non ti fa soffrire il caldo, queste camere con bagno dal mobilio spartano potrebbero essere un luogo di rigenerazione fisica e spirituale, dove singoli, gruppi e famiglie potrebbero tranquillamente soggiornare. Niente a che fare con le spiagge dove il turismo di massa ha trasformato in luoghi rumorosi, anonimi, pieni di gente che vuole portare anche in vacanza tutto quello che offre la città.

alba batoqueIl sole sta filtrando dalla porta, apro e un bel sole rosso all’orizzontecrea un effetto spettacolare sulle nuvole e sull’acqua. Vorrei fermare questi momenti per assaporare a fondo queste meraviglie. Ma tutto si muove, tutto passa e diviene. Anche noi ci apprestiamo a visitare una comunità indios. Avremo ilnostro caffe’ da manha’ e poi partiremo verso altri incontri e altre scoperte.

 

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