Sacco Giuliana

Ha 46 anni, nata a Terni, è arrivata in Trentino nel 1989.
Laureata in psicologia, per la Sovrintendenza scolastica ha coordinato i progetti di inserimento degli alunni diversamente abili.
Ha lavorato come psicopedagogista nelle scuole a Mezzolombardo. Da quattro anni ha deciso di tornare all’insegnamento. Attualmente svolge la sua professione presso le scuole elementari di Povo, paese dove risiede. Sua grande passione è il cinema.

Relazione

Non è facile trovare dei suggerimenti concreti per migliorare lo "stile di vita della collina", che fondamentalmente appare ben servita e chi ci abita sa anche quanto sia bella (specialmente in questa stagione).

Tuttavia, un suggerimento mi piacerebbe comunque rivolgere all' Amministrazione: sarebbe molto bello se ai cittadini venisse offerta la possibilità di riflettere sulla varietà di servizi che quotidianamente usiamo a volte dandoli per scontati.

La proposta, quindi, sarebbe quella di far conoscere meglio le opportunità che già abbiamo, con l'obiettivo civico di mantenerle e salvaguardarle. Per "opportunità" intendo i servizi ma anche il patrimonio ambientale, spesso ai più sconosciuto. Poiché insegno alla scuola elementare aggiungo che progetti di salvaguardia del patrimonio vengono già offerti alle scuole e ai nostri alunni (riciclaggio, progetto Renetto ecc.), in questo caso, però, il riferimento dovrebbe essere meno generico e più calato nello specifico contesto nel quale si vive (Povo nel nostro caso).

Aggiungo alcune note propositive per realizzare un' iniziativa che sia volta alla conoscenza del patrimonio esistente e finalizzata a preservare tale patrimonio e a diffonderne la conoscenza effettiva. Nella scorsa settimana ho avuto la possibilità di visitare con i miei alunni la mostra organizzata dal comune sulla "Fontana di Trento". L'iniziativa è stata gratuita, siamo stati accolti da una signora molto competente che ha raccontato, mostrandocela, la storia della fontana, ma anche della città, delle sue tradizioni ecc…

Ecco, credo che qualcosa del genere potrebbe essere organizzato per conoscere la storia delle Ville della Collina, la scoperta dei muretti a secco (prima che vengano definitivamente abbattuti per lasciare il posto alle muraglie, falsamente di pietra, che cingono e circondano le "prestigiose zone della cultura"), i percorsi ambientali e le vecchi strade che portavano a Pergine, i siti archeologici (c'era un tempietto nella zona del Salè?) le zone medioevali, e quelle più moderne, la collina durante la prima guerra mondiale ecc, ecc...

Questi sono alcuni dei temi che mi sono trovata ad aver la necessità di conoscere proprio per trasferirli a scuola e farli conoscere prima di tutto a me e poi agli alunni. Ho constatato che oltre ad alcuni libri sulla collina (Gorfer padre e figlio) non c'è molto materiale, alcune informazioni sono patrimonio di vecchi abitanti della zona, ma sia i genitori dei miei alunni, che le tante persone contattate hanno informazioni generiche. Si conosce molto poco del patrimonio esistente.

Ritengo che la promozione di percorsi, rivolti sia agli adulti che ai più piccoli, mirati per argomenti, potrebbe essere molto gradita, svolgerebbe una forte azione civica ed educativa premessa necessaria per la salvaguardia della collina.

Per concludere vorrei dire, forse provocatoriamente, che chi abita in collina è fortunato, sarebbe bello conoscerla meglio e cercare di rovinarla il meno possibile