Risultati Questionario Integrazione

 Relazioni Sociali

 

Il questionario, come detto, affronta cinque settori chiave del vivere sociale: la scuola, il lavoro (con due sezioni, una dedicata ai lavoratori dipendenti e l’altra ai lavoratori autonomi), la casa, i servizi del territorio (biblioteche, servizi sociali, servizi sanitari, amministrazioni), le relazioni sociali. Le riflessioni che seguono riguardano prevalentemente l’ultimo ambito.

Cominciamo col rilevare che il 72% degli intervistati dichiara di frequentare “luoghi di ritrovo dei trentini” al di fuori dell’orario di lavoro.
I locali in questione sono tipicamente i bar (68%), ma vi sono anche altri momenti di incontro ‘significativi’ come le feste di piazza (66%). Gli altri luoghi dove maggiore è la condivisione di un medesimo spazio sono risultati i cinema e i centri commerciali (così il 49,5%)per quanti hanno sostenuto di avere occasioni d’incontro con la popolazione trentina in ambienti extralavorativi.
Se disaggreghiamo i dati operando una distinzioni di genere rileviamo che tanto gli immigrati maschi( 78% ) quanto le femmine (63%) frequentano con una percentuale molto ravvicinata luoghi di ritrovo.

Frequenti luoghi di ritrovo dei trentini?
Si 72,3 - No 27,7

Frequenti luoghi di ritrovo dei trentini?
Uomo - Donna - Media
si 78,3% - 63,3% - 72,0%
no 21,7% - 36,7% - 28,0%

Il 27,5 % del campione degli intervistati afferma di far parte di gruppi o associazioni locali. Questa percentuale di partecipazione ad associazioni riguarda in misura uguale entrambi i generi (per le donne 29% e per gli uomini 26%).

Frequenti gruppi e associazioni dei trentini ?
Uomo - Donna - Media
si 26,4% - 29,0% - 27,4%
no 73,6% - 71,0% - 72,6%


Il 30,5% degli intervistati afferma di fare parte di queste realtà. La presenza maschile è di poco maggiore, 31%, mentre le donne si attestano al 29%.
Le persone più attive risultano residenti in territorio trentino da 3 a 5 anni, ed appartengono ad una fascia d’età compresa tra i 26 e i 35 anni.

Quanto detto ci porta a sottolineare che, a fronte di una discreta frequentazione dei luoghi di ritrovo (sette immigrati su dieci), la partecipazione a momenti aggregativi quali associazioni o altri gruppi sociali risulta decisamente inferiore (solo tre immigrati su dieci). Si potrebbe, a questo riguardo, parlare di una ‘diffusa socialità da bar’ che però non porta certo a sentirsi “parte della comunità”. Basti considerare che alla domanda “pensi che gli stranieri vengano discriminati nei luoghi di ritrovo dei trentini”, solo il 43% ha risposto “per nulla”, mentre il rimanente 48% ha risposto “poco” o “abbastanza” e l’8% “molto”.


Pensi che gli stranieri vengano discriminati nei luoghi di ritrovo dei trentini?
molto 8,7 abbastanza 22,1 poco 26,0 per nulla 43,3

La mancanza di momenti di condivisione (all’interno di gruppi e associazioni) è confermata anche dalle risposte ad altri quesiti, dai quali risulta che oltre l’80% degli intervistati è stato “poco” (7%) o “per nulla” (75%) coinvolto in progetti di accoglienza / integrazione.

Sei stato coinvolto in progetti di accoglienza/integrazione
molto 5,1 abbastanza 12,1 poco 7,1 per nulla 75,8

Frequenti i luoghi di ritrovo dei tuoi connazionali: gruppi, associazioni?
Uomo - Donna - Media
si 31,3% - 29,2% - 30,6%
no 68,8% - 70,8% - 69,4%

La scarsa partecipazione non riguarda solo le associazioni di trentini, ma anche le associazioni di immigrati.
Questi dati per altro confermano un trend nazionale che vede l’associazionismo tra e degli immigrati ancora poco diffuso e/o del tutto occasionale.
In particolare, con riferimento alla Provincia di Trento, rileviamo che l’immigrazione è un fenomeno abbastanza recente e gli immigrati si trovano spesso a dover risolvere necessità pratiche prevaricanti: difficoltà sul mercato del lavoro, orari incompatibili, instabilità abitativa ecc. motivi che spesso abbiamo raccolto nel corso delle nostre interviste riassunti in una semplice ma eloquente affermazione: “non ho tempo”.

 

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