integrAzione

Comprensorio Valle di Sole

Buone Pratiche

Comune : Malè
Indirizzo : Via IV Novembre n. 4

Sito webwww.comprensoriovalledisole.it

Proponente : Comprensorio della Valle di Sole

Titolo del Progetto: Qui da altrove.  "Percorsi di cittadinanza e immigrazione in Val di Sole”.

 



Descrizione del Progetto

 

Negli ultimi decenni la Comunità della Val di Sole ha vissuto una trasformazione radicale delle proprie strutture e dinamiche interne. Area di montagna depressa, ed economia agricola di sussistenza, con tasso migratorio ai livelli massimi, sul finire degli anni ’60 con lo sviluppo turistico la valle ha imboccato, con accelerazione costante, un processo di trasformazione che ne ha modificato radicalmente la struttura produttiva e innalzato il livello di benessere economico, aprendo nel contempo la strada a dinamiche di erosione e disgregazione nel tessuto sociale e culturale che, per la rapidità del mutamento, hanno colto impreparata la comunità. Tali difficoltà si esprimono attraverso varie forme e fenomeni di disagio e di sofferenza psicologica (il tasso di suicidi in rapporto alla popolazione risulta elevato), nonché attraverso un certo grado di chiusura sociale, come appare in alcuni studi condotti a livello locale.
Solo recentemente, la comunità locale si è anche trovata ad affrontare le numerose e per molti aspetti inedite questioni innescate dalla presenza di persone immigrate. Presenza ancora contenuta in termini numerici, per molti aspetti “invisibile” e sicuramente poco conosciuta nella sua varietà e complessità, ma tuttavia spesso tenuta a distanza, quando non percepita in termini pregiudiziali e negativi.
In una recente ricerca sociologica sui giovani del luogo è stata d’altra parte rilevata una percezione distorta, unita a diffidenza e in qualche caso ad una vera e propria ostilità nei riguardi delle persone immigrate. Atteggiamento non estraneo ad un più generale senso di disorientamento nell’identità personale e collettiva, ad una fragilità privata e pubblica, ad uno stallo nei processi culturali e nella comunicazione.
Sulla base di tali risultati, nell’ambito del Progetto Giovani gestito dal Comprensorio della Val di Sole, si è ritenuto opportuno proseguire l’attività del “Gruppo di confronto” – costituito già in occasione della ricerca sui giovani – e promuovere attraverso tale gruppo un lavoro di riflessione e sperimentazione che, partendo da alcuni dati e concetti, sviluppasse linee di intervento finalizzate a promuovere modelli di cittadinanza attiva, nonché di convivenza e partecipazione fra comunità locale e comunità immigrate, con particolare attenzione ai minori locali e stranieri.
Il lavoro si è svolto in una serie di incontri e attraverso una piccola ma innovativa ricerca sul campo portata avanti dallo stesso gruppo, sotto la supervisione e il coordinamento di esperti nell’ambito della ricerca e dei processi migratori. Obiettivi, metodologia e risultati di questo lavoro, che può senz’altro costituire un esempio di buone pratiche per l’integrazione degli immigrati, sono riportati in dettaglio nel rapporto finale di ricerca curato dallo Studio RES – Ricerca e Studio – Trento – giugno 2004.

Progetto: 

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Comprensorio Valle di Non

Buone Pratiche


Comune : Cles
Indirizzo : Via C.A. Pilati n. 17

Sito webwww.comprensoriovalledinon.it

Proponente : Comprensorio della Valle di Non

Titolo del Progetto: Corso di lingua italiana per immigrati stranieri extracomunitari presenti in Valle di Non

 



Descrizione del Progetto

IL CONTESTO D’ORIGINE

Vediamo in primo luogo chi sono e da dove vengono i corsisti; si tratta nella totalità di persone straniere immigrate in Italia dai più svariati paesi.

  • Considerando la provenienza, oltre al contesto culturale, abbiamo una prevalenza di ecuadoriani, cui seguono pachistani, colombiani, polacchi ed altre numerose etnie meno rappresentate numericamente.
  • Circa una metà di queste persone proviene da aree metropolitane e urbane, mentre l’altra metà è originaria delle zone rurali.
  • Per quanto riguarda la religione di appartenenza, sono presenti mussulmani, cattolici, ortodossi, ed altri nel cui famiglie si praticano diverse religioni (es: moglie cattolica, marito ortodosso).
  • La maggior parte degli immigrati svolgeva un’occupazione nel proprio paese d’origine che rientrava per lo più all’interno della categoria operaia, in questi corsi è rappresentata comunque anche la categoria impiegatizia, o di chi svolgeva un’attività autonoma.
  • Passando a considerare i livelli di istruzione, rileviamo che il maggior numero di iscritti si attesta principalmente a livello di istruzione di base, pochissimi risultano privi di qualsiasi titolo, mentre è di una certa rilevanza la presenza di persone con un’istruzione superiore o universitaria.
  • La decisione di emigrare è stata presa dalla maggior parte degli immigrati per motivi economici.
  • Prevalentemente i corsisti sono in Italia senza famiglia o in attesa di ricongiungimento.
  • Attualmente la situazione occupazionale non presenta differenziazioni professionali particolari trattandosi di operai per ciò che riguarda gli uomini e di occupati nell’assistenza agli anziani per le donne.
  • Ai corsi partecipano in parti equivalenti uomini e donne. Si riscontra una esigua presenza di anziani, mentre è molto rappresentata la fascia di età che va dai 18 ai 35 anni.
  • Ai corsi partecipano immigrati giunti in Italia da alcuni anni ed altri arrivati in tempi abbastanza recenti, se non recentissimi.

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Comune di Borgo Valsugana

Buone Pratiche



Comune : Borgo Valsugana
Indirizzo : P.za Degasperi 20

Sito webwww.comune.borgo-valsugana.tn.it

Proponente : Comune di Borgo Valsugana

Titolo del Progetto: “Bussola” – percorso di avvicinamento alla cultura e lingua italiana.

 


Motivazione segnalazione Progetto Comune di Borgo Valsugana

Il progetto promosso dal Comune di Borgo merita la segnalazione per la sua specificità, per il coinvolgimento di altri "attori" sul territorio e per la sua facile replicabilità in altre zone.
La specificità: è rivolto soprattutto a donne straniere con figli in età dagli 0 ai 10 anni. E' parte di un progetto più articolato, il suo nome è "Bussola", che affianca le coppie nel compito educativo della prima infanzia. L'attenzione alle donne straniere tiene conto del fatto che loro, a differenza dei figli e del marito, non hanno molte occasioni per incontrare la lingua e la cultura italiane. Spesso casalinghe, tendono a ritrovarsi tra loro, finendo con l'accentuare il loro isolamento rispetto alla comunità autoctona. Affiancarle nell'apprendimento della lingua e nella conoscenza della cultura locale, vuol dire aiutarle a conquistare maggiore autonomia e ad essere più preparate anche nel compito educativo dei loro figli.
La partnership: il Comune di Borgo ha coinvolto diverse scuole che fanno capo all'Istituto comprensivo di Borgo ma anche il Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino.
La replicabilità: dal bacino di utenza iniziale, il progetto è stato esteso anche a Strigno e Grigno ma può essere facilmente "esportato" ovunque.


Milena Di Camillo

Descrizione del Progetto

Il progetto “Bussola” è nato con lo scopo di sostenere le coppie nel difficile compito educativo della prima e primissima infanzia. La sua ideazione è stata la conseguenza di un’attenta riflessione e analisi del territorio d’intervento: mentre l’offerta formativa per genitori di adolescenti e preadolescenti è variegata e differenziata, risultava assente un progetto specifico ed articolato sui bambini dell’età dai 0 agli 8 anni. Il progetto Bussola è articolato in quattro sottoprogetti o punti programmatici. Uno di questi è dedicato alle donne, cittadine straniere, mamme di bambini che frequentano il nido, la scuola materna e la scuola elementare. A differenza dei loro figli e mariti che tramite la scuola o il lavoro hanno occasione di interagire e confrontarsi con altre culture e lingue, le donne straniere, spesso casalinghe, hanno maggiore difficoltà di inserimento nel tessuto sociale e formano, tendenzialmente, gruppo a se stante.
Con questo sottoprogetto si intende semplificare il loro compito di sostegno all’attività scolastica dei figli, avvicinare la loro cultura straniera a quella autoctona, favorire l’integrazione nella comunità e valutare il loro ruolo nella famiglia e più, in generale, nella società.

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Comune di Calavino

Buone Pratiche




Comune : Calavino
Indirizzo : P.za C.C. Madruzzo 2

Sito webwww.comune.calavino.tn.it

Proponente : Comune di Calavino

Titolo del Progetto: Progetto di integrazione e sostegno agli stranieri

 


Descrizione del Progetto

L’intervento è realizzato nel Comune di Calavino in quanto risulta essere il luogo più densamente popolato da persone extracomunitarie con figli in età scolare. Questa forte presenza è motivata dal fatto che esiste una buona disponibilità di alloggi, messi a disposizione da privati, da I.T.E.A. e dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (in forma diretta e attraverso la gestione dell’ATAS), accanto ad una discreta capacità occupazionale.
Il progetto si propone di creare occasioni di socializzazione, di incontro e di aggregazione per bambini e ragazzi extracomunitari e non, nell’ottica di favorire relazioni positive fra di loro e con la popolazione.
Nel concreto si organizzano tre momenti settimanali pomeridiani di attività di sostegno nei compiti e attività ludico-ricreative per i bambini frequentanti le scuole elementari e medie. Tali momenti avranno la durata di 2/3ore ciascuno.
Questa attività è svolta per tutto il periodo scolastico. Nel periodo estivo si garantisce il sostegno nei compiti mattutino e si valorizza l’attività estiva organizzata da Comuni…chiamo in collaborazione con le associazioni del territorio.
Il progetto prevede inoltre di organizzare momenti di scambio, di confronto e di riflessione con la popolazione adulta extracomunitaria e autoctona.

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Comune di Condino

Buone Pratiche


Comune : Condino
Indirizzo : P.za San Rocco 20

Sito webwww.comune.condino.tn.it

Proponente : Comune di Condino

Titolo del Progetto: Giramondo

 


Motivazione riconoscimento Progetto Comune di Condino

Il progetto “Giramondo” presentato dal Comune di Condino ha favorevolmente impressionato la commissione soprattutto per un’azione a più livelli : la molteplicità degli ambiti di azione, la facilità di creare partnership e collaborazioni, la diversificazione dei destinatari.

A cominciare da questo ultimo aspetto si evidenzia come il progetto, pur partendo volutamente dai bambini delle elementari quali attori maggiormente spontanei in un processo di integrazione, si è rapidamente allargato a ragazzi più grandi, comprendendo infine nei destinatari anche soggetti adulti (genitori degli stessi bambini, , fino al coinvolgimento della comunità).

Parallelamente il progetto ha visto la compartecipazione ed il coinvolgimento costante di istituzioni (il Comune, la scuola, il servizio sociale e infine il Cinformi), di associazioni come la Comunità Murialdo e di singoli volontari.

Ma quello che colpisce maggiormente è la varietà di azioni e di attività messe in atto dal progetto. Dai compiti insieme, principale attività prevista dal progetto, si è passati a momenti di animazione, strutturata e non, mirati a consolidare il processo di integrazione e di socializzazione tra italiani e stranieri. 

Allo stesso tempo la sinergia attuata dal cosiddetto Gruppo di lavoro mostra una capacità anche a livello progettuale e in grado di suscitare ulteriori coinvolgimenti sul territorio.
Infine, come ultimo anello di una catena virtuosa, si è voluto in qualche modo agganciare il mondo adulto, sia con serate a tema che con un rapporto diretto con alcuni genitori stranieri, aspetto questo decisamente innovativo.

Tutto ciò, unitamente ad una coerenza di intervento rispetto al contesto sociale e territoriale e alle prospettive di sviluppo futuro, testimonia la bontà di una iniziativa che, tra l’altro, ha messo al centro del processo di integrazione il protagonismo dei più piccoli, da cui si allargano altri cerchi concentrici in grado di costruire relazioni, iniziative e attenzioni per una nuova società multiculturale.


Roberto Calzà

 

Descrizione del Progetto

Il progetto premiato è frutto della collaborazione tra l’assessorato alla Cultura e alle attività sociali del Comune di Condino e la Casa generalizia della Pia società torinese di S. Giusepe, appartenente alla Comunità Murialdo e la Scuola elementare di Condino.
Vista l’odierna sfida emergente della costruzione di una società multi-etnica, il progetto offre proposte di tolleranza, opportunità di conoscenza, confronto reciproco e momenti di crescita comune.
L’obiettivo di facilitare la conoscenza reciproca, l’integrazione e la socializzazione tra bambini e ragazzi di nazionalità diverse è stato perseguito sfruttando situazioni quali lo svolgimento dei compiti in comune e il trascorrere momenti ricreativi insieme.
Le varie attività portate a termine durante l’anno 2004 hanno avuto luogo nei locali dell’edificio scolastico, garantendogli così maggiore visibilità e costruendo un più forte legame con il territorio. La scuola è infatti divenuta punto di riferimento per la riposta ai bisogni di aggregazione giovanile della comunità, a prescindere dalla nazionalità d’origine dei giovani coinvolti.
Le attività di animazione, che hanno riscosso successo e attenzione crescente nella comunità, hanno utilizzato il gioco quale strumento fondamentale per la costruzione di una cultura della tolleranza.
I risultati positivi ottenuti nelle attività coi bambini delle elementari hanno spinto a puntare al coinvolgimento di ragazzi più grandi, delle medie e delle superiori.
Nel percorso di ideazione e progettazione delle attività sono stati coinvolti una molteplicità di attori ed enti (Scuola elementare, Comune, Assistente Sociale, Comunità Murialdo, volontari operatori, insegnanti, genitori,…). Questo aspetto ha garantito una più larga condivisione delle scelte prese e un approfondimento del legame con il territorio.

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Comune di Fornace

Buone Pratiche


Comune : Fornace
Indirizzo : P.za Castello 1

Sito webwww.comune.fornace.tn.it

Proponente : Comune di Fornace

Titolo del Progetto: Corsi di lingua italiana per donne straniere

 


Descrizione del Progetto

La presenza nel Comune di Fornace di persone provenienti da paesi extracomunitari incide in discreta misura su tutta la popolazione sia in percentuale complessiva come più specifica in ambito scolastico.
A partire dagli anni 1995 e successivi, l’Amministrazione comunale si è posta l’obiettivo di trovare delle iniziative di partecipazione e formazione per gli adulti presenti in paese.
La collaborazione con la scuola media Ciro Andreatta di Pergine ha portato ad organizzare dei corsi di alfabetizzazione ed apprendimento della lingua italiana, tenuti di solito nel pomeriggio in giorni stabiliti della settimana.
La durata è di circa 40 ore annue con la presenza di 8/9 persone. Queste sono tutte donne in quanto il tentativo di coinvolgere gli uomini non ha portato ad alcuna adesione.
Oltre all’insegnante, alle volte, è stata necessaria la presenza di un mediatore culturale ( soprattutto all’inizio del percorso formativo) per favorire maggiormente sia l’apprendimento che la partecipazione.

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Comune di Lavis

Buone Pratiche




Comune : Lavis
Indirizzo : via Matteotti 45

Sito webwww.comunelavis.it

Proponente : Comune di Lavis

Titolo del Progetto: Formazione adulti stranieri

 


Descrizione del Progetto

Corsi di italiano per stranieri a tutti i livelli

  • corsi di italiano per stranieri certificazione cils
  • licenza media
  • inglese principianti assoluti
  • informatica

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Comune di Rovereto - mediazione

Buone Pratiche




Comune : Rovereto
Indirizzo : P.zza Podestà 11

Sito webwww.comune.rovereto.tn.it

Proponente : Ufficio Pace e Solidarietò Internazionale, Comune di Rovereto

Titolo del Progetto: Servizio di mediazione linguistica e culturale per l'integrazione dei cittadini stranieri.

 


Motivazione riconoscimento Progetto Comunde di Rovereto

 

Il Progetto del Comune di Rovereto che premiamo oggi ci sembra rispondere pienamente alla fondamentale esigenza di riconoscere agli ospiti immigrati la piena dignità di cittadini, all'interno di una democrazia matura.
L'amministrazione comunale, infatti, impegnandosi a favorire la conoscenza e l'informazione sui servizi pubblici, sui diritti e doveri delle persone; a facilitare il rapporto con gli uffici pubblici e dunque la comprensione reciproca; ad utilizzare appieno, con il rilevante ausilio delle associazioni già operanti sul territorio, gli strumenti della mediazione linguistica e culturale, garantisce ai cittadini immigrati l'acquisizione dellecompetenze necessarie a favorire una loro sempre più consapevole partecipazione alla vita della comunità.
Ci auguriamo che questo progetto possa trasformarsi in un vero e proprio Servizio, garantito con stabilità e continuità non solo dal Comune promotore dell'iniziativa ma da tutti i soggetti pubblici trentini nel cui territorio sono presenti cittadini immigrati. Che sono a pieno titolo nostri concittadini.

Borgonovo Donata

 

Descrizione del Progetto

Il progetto consiste in un servizio di mediazione linguistica e culturale che facilita l’accesso alle informazioni e la comunicazione tra cittadini stranieri e funzionari dei diversi uffici.
Avviato nel 2003 dal Comune di Rovereto, il progetto si avvale della collaborazione delle mediatrici e dei mediatori interculturali dell’Associazione “Città Aperta – Ponti tra persone, lingue e culture”.
Mediatrici e mediatori intervengono su richiesta dei vari uffici dell’Amministrazione per affiancare gli assistenti sociali nei contatti con le famiglie straniere. Essi forniscono supporto nella compilazione della modulistica, nella comprensione di avvisi e comunicazioni e nell’orientamento e informazione dei cittadini stranieri.
Nel perseguire l’obiettivo generale dell’integrazione, il progetto si concentra tra l’altro sul favorire la partecipazione e l’esercizio dei diritti e dei doveri di cittadinanza.
Le attività garantite dal progetto sono state: un servizio di sportello informativo aperto settimanalmente; interventi mediazione linguistica e culturale; incontri informativi; supporto alla compilazione della modulistica amministrativa; predisposizione, traduzione e stampa di materiale informativo.
Le attività del progetto si inseriscono in un progetto più ampio di promozione di una cultura della pace e dell’accoglienza portato avanti dal Comune di Rovereto dal 2003. Gli incontri e il coordinamento tra enti, istituzioni e associazioni che operano con e per gli stranieri ha facilitato la conoscenza reciproca, la collaborazione e la messa in rete delle esperienze consentendo di delineare un quadro complessivo delle esigenze e dei punti critici dell’accoglienza in città.
Alcuni gruppi tecnici di lavoro si sono attivati sulle problematiche più urgenti rilevate (casa e accoglienza, assistenza sanitaria, informazione e accesso ai servizi comunali e della Questura, ricorso al mediatore culturale), con l’obiettivo duplice di individuare possibili soluzioni e di predisporre materiale informativo in varie lingue.
Parallelamente è iniziato un percorso di coinvolgimento e responsabilizzazione degli stessi cittadini stranieri.

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Comune di Rovereto - rimesse

Buone Pratiche




Comune : Rovereto
Indirizzo : P.zza Podestà 11

Sito webwww.comune.rovereto.tn.it

Proponente : Ufficio Pace e Solidarietò Internazionale, Comune di Rovereto

Titolo del Progetto: Rimesse degli immigrati. Il risparmio per lo sviluppo locale

 


Motivazione riconoscimento Progetto Comunde di Rovereto

 

La commissione di Integrazione segnala il progetto "Rimesse degli immigrati. Il risparmio per lo sviluppo locale" promosso dal Comune di Rovereto, Uffico Pace e solidarietà internazionale.

" Il progetto sembra particolarmente originale e interessante perchè prende in considerazione un problema non ancora evidenziato, ma di grande importanza per dare futuro al lavoro degli immigrati.
L'invio del risparmio nei Paesi di provenienza, se viene sostenuto da un meccanismo di trasparenza, economicità e sicurezza ed è organizzato in modo che possa finanziare piccole imprese, offre la speranza di favorire lo sviluppo e contrastare la povertà.
Encomiabile l'intenso lavoro di Enti, associazioni e persone che, dopo aver fatto un'analisi attenta della realtà degli immigrati presenti a Rovereto, con riferimento ai loro comportamenti di risparmio e alle modalità per l'invio in Patria, cerca ora di attivare una rete tra banche trentine e istituzioni di microfinanza operanti nei Paesi di provenienza.
E' certamente importante aiutare gli utenti a riprendere fiducia nei confronti della Posta e delle banche locali e favorire l'invio delle rimesse attraverso questi canali.
Sostenuti e rassicurati, gli immigrati non trovano difficoltà ad incanalare il risparmio verso istituzioni finanziarie che lo valorizzino per lo sviluppo locale.
Lavoro molto buono e da proseguire con impegno".

Per la Commissione di Integrazione
Ida Masè

 

Descrizione del Progetto

I risparmi inviati dagli immigrati nei paesi di provenienza sono in continua crescita e costituiscono, per molti Paesi del sud del mondo, una delle poche voci che evitano il tracollo della bilancia dei pagamenti con l'estero.
Ma le rimesse possono diventare anche una vera e propria risorsa per contrastare la povertà e favorire lo sviluppo, se valorizzate appieno e utilizzate per finanziare piccole imprese ed iniziative economiche, attraverso il microcredito: grazie al microcredito le persone in situazione di povertà possono accedere ai finanziamenti e le esperienze condotte fino ad oggi confermano che i risultati sono molto apprezzabili, sia sotto il profilo bancario, sia sotto il profilo della lotta contro la povertà. Il Progetto Rimesse è nato dalla convinzione che si debba e si possa anteporre alle leggi del mercato la dignità della persona ed il valore della solidarietà, restituendo al mondo della finanza una dimensione etica e solidale.
Con la consulenza di Microfinanza Srl e con le mediatrici ed i mediatori dell’Associazione Città Aperta - Ponti tra persone, lingue e culture, che hanno facilitato il contatto con gli immigrati e la raccolta delle informazioni, è stata realizzata l’indagine sul comportamento dei nostri concittadini stranieri rispetto al risparmio. Il progetto intende ora individuare ed attivare una possibile rete di connessioni e rapporti tra banche trentine, istituzioni di microfinanza operanti nei paesi di provenienza, risparmiatori e beneficiari finali. L’obiettivo è definire un meccanismo di invio delle rimesse che abbia caratteristiche di trasparenza, economicità, sicurezza, prossimità ai destinatari, ma soprattutto organizzare, sulla base della libera scelta degli immigrati di Rovereto, l’afflusso delle rimesse verso le nuove “banche dei poveri”, dove quel risparmio sarà “trasformato” in microcredito.

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Comune di Rovereto - Rimesse 39.35 KB 1392

Comune di Denno

Buone Pratiche




Comune : Denno
Indirizzo : Via Giovanni Ossanna 1

Sito webwww.comune.denno.tn.it

Proponente : Comune di Denno

Titolo del Progetto: Corso di lingua italiana per stranieri

 


 

Descrizione del Progetto

Iscritti: n° 22 (provenienza: Marocco 18, Bolivia 2, Colombia 1, Turchia 1)
Gruppi: 4
Insegnanti CTP: 1 impiegata dalle 5 alle 6 ore settimanali.
Incontri settimanali di gruppo: 1 (di 1 ore e ½ o di ore 2).
Lezioni serali (dopo le 20.00).
Giorni della settimana impiegati: 3 o 4 (lunedì, martedì, mercoledì, venerdì).
Ore di lezione complessive per gruppo: 40 (o 50 nel caso del gruppo “elementare”).
Attestati rilasciati (=frequenza per almeno di 2/3 delle ore effettuate): 8.
Lezioni iniziate il 3 novembre 2004 e terminate il 31 maggio 2005
Insegnante di riferimento: Valentini Gabriella

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Comune di Tione

Buone Pratiche




Comune : Tione
Indirizzo : Piazza Cesare Battisti 1

Sito webwww.comunetioneditrento.it

Proponente : Comune di Tione di Trento

Titolo del Progetto: Associazione Solidarietà Immigrati

 


 

Descrizione del Progetto

Cosa ha fatto fino ad oggi?
Esistendo già sul territorio comunale l’”Associazione Solidarietà Immigrati” (A.S.I.), il Comune ha ritenuto opportuno soddisfare la richiesta di contributo da questa presentata.
L’Associazione ha svolto attività in vari ambiti: corsi di lingua italiana, festa dei popoli, sostegno da parte di alcuni volontari durante l’apertura dello sportello A.T.A.S. .
L’Atas è presente nei locali della Caritas di Tione, tutti i martedì, dalle 16,30 alle 19,30.
Il martedì un dipendente dell’ATAS dà risposta a tutti quei problemi degli immigrati che sono prettamente burocratici, In convenzione con la Provincia autonoma di Trento, l’ATAS si occupa di pratiche per permessi di soggiorno, richieste di cittadinanza italiana, carta di soggiorno, ricongiungimenti familiari.
Per capire l’entità del fenomeno, basta un dato, quello relativo ai passaggi degli immigrati nell’arco di un anno: circa un migliaio.
Dopo quattro anni di presenza sul territorio del C8, lo sportello per gli immigrati ha allargato la gamma dei propri servizi, offrendo aiuto alle famiglie e alle assistenti familiari (badanti, baby-sitter, colf), in ogni fase del rapporto lavorativo (assunzione, contratto, cessazione del lavoro..).
Per questo servizio lo sportello Atas resta aperto tutti i venerdì dalle ore 9 alle ore 12. C’è la possibilità di incontro fra badanti (o collab. Familiari) e famiglie interessate, attraverso un servizio di segnalazione reciproca.
L’aiuto riguarda la compilazione di tutti i moduli inerenti il rapporto di lavoro.
L’Asi ha collaborato con l’Istituto di istruzione di Tione di Trento per propagandare i corsi serali per adulti (Ragioneria, geometra, liceo delle scienze sociali), in stretta collaborazione con il Gruppo Missionario Locale.
Questo gruppo organizza tutti gli anni incontri religiosi(messe) per tutti coloro che appartengono alla fede cristiana.
Asi, Gruppo Missionario e Commissione Caritas e Parrocchia organizzano annualmente un cena con tutti gli immigrati presenti in zona.
Va sottolineata la presenza dello sportello Caritas, il quale fa ascolto e accoglienza giornaliera, quando non è in funzione lo sportello Atas.
La presenza dei volontari che si pongono in ascolto, è determinante per tutte quelle persone che avvertono smarrimento. È sede di dialogo che si rivela importante per un primo orientamento concreto di fronte a problemi di qualsiasi genere.
L’Asi si è fatta carico della soluzione di problemi relativi alla casa, intervenendo, assieme all’amministrazione comunale di fronte a situazioni degenerate.
Il Comune ha appoggiato dal punto di vista logistico e sostenuto vari progetti (ad es. Briciole di mamma ) con lettera da parte della Giunta Comunale dove veniva espressa condivisione ed interesse per una soluzione preventiva dei problemi.
In questi giorni l’Atas ha avanzato l’idea di realizzare a Tione un progetto pilota, detto “Atas point”. Si tratta di mettere in opera nuove tecnologie per favorire la comunicazione tra gli immigrati e le loro famiglie all’estero. L’iniziativa potrà essere realizzata soltanto con il contributo del Comune, perché richiederà la disponibilità da parte sua di un ambiente adatto.
È di questo periodo l’organizzazione da parte del Comune di una serata dedicata ai problemi dell’inserimento lavorativo delle fasce deboli. Si è previsto di invitare alcuni imprenditori, l’Adeco, alcune Cooperative sociali, gli stranieri privi di lavoro stabile eccetera.
Anche per la manifestazione dal titolo”Calendario dell’Avvento, organizzata dal Comune di Tione, sono stati coinvolti gli immigrati di tutte le nazionalità.
Non si opera nell’ottica assimilativa, ma in quella di un’integrazione che comporta l’accettazione di una piattaforma di valori non prioristicamente definita salla società locale, ma condivisa e partecipata da tutti i componenti della comunità.

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Comune di Pergine Valsugana

Buone Pratiche




Comune : Pergine Valsugana
Indirizzo : Piazza Municipio 7

Sito webwww.comune.pergine.tn.it

Proponente : Comune di Pergine Valsugana

Titolo del Progetto: Italiano per l'estate

 


 

Descrizione del Progetto

Il progetto di rete fra Comune di Pergine Valsugana e Istituto Comprensivo Pergine 2 - “C. Freinet” , denominato “Italiano per l’estate”, è rivolto agli alunni stranieri con problemi nell’uso della lingua italiana frequentanti nell’anno scolastico 2004/2005 la scuola elementare e la scuola media dell’Istituto Comprensivo Pergine 2 – “C. Freinet”. Attualmente sono presenti nell’Istituto 83 alunni provenienti da paesi extracomunitari.
L’inserimento nel tessuto sociale, economico e culturale di famiglie extracomunitarie è un fenomeno che ha incominciato oramai ad interessare anche il Comune di Pergine in modo marcato: dal 2002 al 2005 il numero degli utenti stranieri dell’Istituto è cresciuto progressivamente e l’iscrizione di alunni immigrati non può più considerarsi come un dato eccezionale ed occasionale ma costituisce una realtà consolidata, per quanto variabile nelle sue dimensioni e caratteristiche. Le scuole, insieme con l’Amministrazione Comunale, le parrocchie e il mondo del volontariato perginese sono così sempre più impegnati in un’azione di facilitazione dell’inserimento dei nuovi arrivati nel contesto sociale, produttivo e culturale, elaborando in particolare progetti che riescano a individuare dispositivi e percorsi non rigidi e burocratici, ma flessibili ed operativi, pronti ad essere attivati in caso di necessità. Oltre a queste motivazioni di carattere pedagogico e socio-relazionale, non si può dimenticare che la normativa stessa richiede di accogliere ed inserire gli alunni stranieri dando loro pari opportunità. Gli alunni stranieri hanno il diritto di essere accolti ed inseriti nella scuola di tutti.

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Comune di Vezzano

Buone Pratiche




Comune : Vezzano
Indirizzo : Via Roma 41

Sito webwww.comune.vezzano.tn.it

Proponente : Comune di Vezzano

Titolo del Progetto: Crescere insieme: essere genitori in una società multietnica e multiculturale

 


 

Descrizione del Progetto

Il progetto si è sviluppato attraverso l’interazione di interventi di natura diversa:
- 3 serate-conferenza a cura del prof. Giuseppe Milan (pedagogista, docente di pedagogia sociale e di pedagogia interculturale presso l’Università di Padova) dal titolo LA SOCIETA’ MULTICULTURALE OGGI: CHIUSURA DIFENSIVA O DIALOGO RESPONSABILE? – DALLA MULTICULTURALITA’ ALLA COSTRUZIONE DELLA COMUNITA’ INTERCULTURALE: COMPITI DEI GENITORI E DEGLI EDUCATORI – RELAZIONI INTERCULTURALI: DALL’INCONTRO INTERPERSONALE ALLE ALLEANZE PEDAGOGICHE DI COMUNITA’;

- 1 laboratorio di approfondimento dal titolo MEDIAZIONE INTERCULTURALE: COMPITO DI TUTTI, curato dalla dottoressa Franca Zadra, formatrice di atas-Cultura di Trento, articolato in 7 incontri di carattere interattivo;

- 1 corso di italiano-base per donne/mamme straniere , curato dalla dottoressa Franca Zadra, formatrice di atas-Cultura di Trento, articolato in 14 appuntamenti per un totale di 21 ore;

- allestimento della mostra bibliografica COSA LEGGONO I BAMBINI DEL MONDO, a cura della casa editrice Arte e crescita: sono stati esposti più di cento libri per bambini (con molte tavole originali) in lingua (inglese, francese, tedesco, spagnolo, rumeno, coreano, greco) e ai piccoli visitatori è stato messo a disposizione un lettore CD per l’ascolto del racconto del libro in lingua originale;

- creazione nella biblioteca di Vezzano di un fondo permanente legato all’interculturalità.

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Comune di Vezzano 27.11 KB 1308

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