14 luglio - accampamento urbano di Fortaleza 

accampamento urbano fortaleza

Con Valeriana, abbiamo visitato un accampamento urbano alla periferia di Fortaleza insieme alla responsabile. L’accampamento è un insieme di baracche più o meno curate, fatte di materiale di recupero, dove vivono famiglie senza casa e che, occupando questi spazi, sperano poi di ottenere una casa dal governo. Stavano costruendo un centro sociale di muratura. La gente che ci vede ci saluta e una signora ci ha permesso di visitare la sua “casetta”, era pulita curata e il figlioletto di 6 mesi era in braccio alla nonna che vive nella baracca accanto.

La nonna ci ha mostrato orgogliosa il “bagno”, consistente in un semplice water con acqua, chiuso da una tenda di stoffa e il giardinetto che collega le due baracche. Il volto di questa donna era sorridente, ci ha permesso di fotografarla. Armando dice che è raro poter visitare questi accampamenti, noi siamo stati accompagnati e questo ci ha permesso di passare tra i sentieri del “villaggio”.
La gente che ci abita arriva da ogni dove senza una vera organizzazione ma tramite il “passaparola”. Anche in questa estrema situazione di precarietà esistenziale, si riproduce un minimo di organizzazione sociale: alcune baracche sono adibite alla vendita di pane e generi di prima necessitá e c´è perfino un “salone di bellezza” ed un laboratorio di cucito.negozio accampamento urbano fortaleza

Nei vicoli fra le baracche scorre un rigagnolo di acqua piovana o di scarico, qualcuno si preoccupa di liberare il percorso dalle foglie e dalle immondizie che in alcuni tratti si accumulano attorno alle baracche. Fra questa gente, pur nella situazione molto simile di poverta, c´e´qualcuno che si cura anche dell´aspetto esterno della baracca, e quindi dello spazio comune, recintando e piantando delle piante di fiori, ortaggi, ecc., pulendo il percorso all´esterno delle loro casette, mentre è evidente che altre persone si lasciano vivere nel degrado lasciando immondizie ovunque. Qualcuno si nasconde dietro le tende che fungono da porte, altri sorridenti ci salutano mentre passiamo e ci consentono di fotografare.
Alcune baracche sono chiuse e i vicini ci dicono che gli abitanti sono al lavoro. Armando mi suggerisce che, molto probabilmente qualcuno piu´scaltro, pur avendo una casa in citta, si costruisce una baracca per poter avere in futuro una casa costruita dallo Stato, dato che risulta accampato.
Fatinha ci dice che ci saranno comunque delle assemblee e verra´ verificato che chi avra´una casa ne avra´anche realmente i titoli.
Viene da chiedersi come possano autorealizzarsi le persone che vi abitano, i bambini che vi crescono e che vivono affollati in abitazioni che noi costruiremmo come pollaio o riparo per animali. Quale potrà essere il rispetto dell´infanzia in una continua promiscuità di persone che vivono in spazi ridottissimi a diretto contatto con la strada.
palma accampamento urbano fortalezaTornati in macchina per continuare il viaggio, Armando ci dice che in Nenè ha notato una differente disposizione nel modo di raccontare e di riflettere. La responsabile non riporta più i “dogmi” del PT in maniera fideistica, ma espone le sue riflessioni personali, ovviamente filtrate dal suo ruolo di responsabile del MST, ma comunque segno di una coscienza personale dei problemi che l´MST incontra, la sua evoluzione, pur sempre ispirata al sentire comunista.

Il viaggio verso Tremembè ci serve per raccogliere i pensieri emersi, considerazioni, ricordare nomi, fare domande su questo mondo brasiliano, sulle sue contraddizioni e punti di forza (l´ospitalità cordiale fatta con molta semplicità ma sempre generosa).

 

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