Nuovamente a Tremembè

Sono passati tre anni dal mio ultimo viaggio a Tremembè. Allora, agosto 2015, ero ospite di Luca e Tiziana. Questo giro sono stato a Tremembè (e dintorni visto che ho fatto con l’amico P. Lopes perlomeno 2.000 km) dal 29 agosto al 18 settembre 2018.
Dal febbraio 2018 la Pousada Tremembè è gestita dal “Casal” Lucia e Stefano. Lei nata a pochi chilometri dalla pousada e con alle spalle una famiglia unita e solidale come raramente se ne incontrano.

E’ stata anche in Italia, dove ha lavorato all’Autogrill nei pressi di Bologna per diversi anni. Lui sardo di nascita, abituato ai sacrifici e alle sfide impegnative, tenace e caparbio come solo i sardi sanno essere. Insieme sono una grande forza.
Per me è stata una esperienza meravigliosa. Mai, durante questi 20 anni, sono stato accolto e coccolato come in questa occasione. Lucia è una bravissima cuoca dal cuore grande, che sa parlare a tutti e a chiunque donare un pezzo della sua umanità. Non c’è un solo viaggiatore che non l’abbracci e non la ringrazi prima di andarsene. 
Con Stefano ho condiviso diverse ore sulle dune, a raccogliere plastiche e spargere alghe secche per fermare la sabbia. Si alza normalmente alle cinque e dedica all’ambiente esterno una o due ore prima di andare a lavorare nella fabbrica di Icapuì dove tutti i giorni arrivano e ripartono grandi camion di pesce, e dove lui è responsabile degli impianti elettrici. Quando ritorna a fine giornata c’è sempre un problema da risolvere (rubinetto che perde, serratura da sostituire…) piuttosto che affrontare un blackout dell’energia elettrica.
Se continuano ad aumentare consenso tra la clientela, come hanno saputo fare in questi primi sei mesi, tra qualche tempo Stefano potrà permettersi di alleggerire il suo impegno in fabbrica e dedicarsi alla pousda, migliorando la sua qualità di vita.
Durante le tre settimane in cui sono rimasto ho conosciuto e apprezzato anche Giuliana, la ragazza che aiuta Lucia negli innumerevoli lavori in pousada. Nei fine settimana arrivano altri rinforzi al fine di accogliere adeguatamente gli ospiti.
Nei due fine settimana trascorsi in pousada ho preferito chiedere ospitalità a Orietta e a Lopes perché la pousada si riempiva all’inverosimile. Una volta sono arrivati 34 viaggiatori da Natal, un simpatico e benestante gruppo di amici che per ben due notti consecutive ha preparato un ricchissimo churrasco nel grande e coloratissimo (di fiori) patio interno; hanno mangiato, ascoltato musica e bevuto serveja fino alle tre del mattino. Nel secondo Weekend sono invece arrivati 55 studenti universitari che sono rimasti sulla spiaggia a ballare attorno al grande fuoco preparato da Stefano. Anche loro hanno fatto “madrugada”. 
L’ultima suggestione la dedico al cibo; ho mangiato pesce e carne di grande qualità e in grande quantità. Ho bevuto succhi come noi possiamo solo sognarli. Quasi mai pane, pasta, vino, formaggio. La dieta che da anni dovrei assumere e che naturalmente non riesco a seguire. Sto pensando, per vari motivi, che potrei stare meglio da quelle parti. Ci penso.

Consiglio sulle camere: Scegliere una stanza fronte mare; si può uscire scalzi dalla pousada e raggiungere direttamente l’oceano.

Armando S. - 25/09/2018

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