Comprensorio Valle di Sole

Buone Pratiche

Comune : Malè
Indirizzo : Via IV Novembre n. 4

Sito webwww.comprensoriovalledisole.it

Proponente : Comprensorio della Valle di Sole

Titolo del Progetto: Qui da altrove.  "Percorsi di cittadinanza e immigrazione in Val di Sole”.

 



Descrizione del Progetto

 

Negli ultimi decenni la Comunità della Val di Sole ha vissuto una trasformazione radicale delle proprie strutture e dinamiche interne. Area di montagna depressa, ed economia agricola di sussistenza, con tasso migratorio ai livelli massimi, sul finire degli anni ’60 con lo sviluppo turistico la valle ha imboccato, con accelerazione costante, un processo di trasformazione che ne ha modificato radicalmente la struttura produttiva e innalzato il livello di benessere economico, aprendo nel contempo la strada a dinamiche di erosione e disgregazione nel tessuto sociale e culturale che, per la rapidità del mutamento, hanno colto impreparata la comunità. Tali difficoltà si esprimono attraverso varie forme e fenomeni di disagio e di sofferenza psicologica (il tasso di suicidi in rapporto alla popolazione risulta elevato), nonché attraverso un certo grado di chiusura sociale, come appare in alcuni studi condotti a livello locale.
Solo recentemente, la comunità locale si è anche trovata ad affrontare le numerose e per molti aspetti inedite questioni innescate dalla presenza di persone immigrate. Presenza ancora contenuta in termini numerici, per molti aspetti “invisibile” e sicuramente poco conosciuta nella sua varietà e complessità, ma tuttavia spesso tenuta a distanza, quando non percepita in termini pregiudiziali e negativi.
In una recente ricerca sociologica sui giovani del luogo è stata d’altra parte rilevata una percezione distorta, unita a diffidenza e in qualche caso ad una vera e propria ostilità nei riguardi delle persone immigrate. Atteggiamento non estraneo ad un più generale senso di disorientamento nell’identità personale e collettiva, ad una fragilità privata e pubblica, ad uno stallo nei processi culturali e nella comunicazione.
Sulla base di tali risultati, nell’ambito del Progetto Giovani gestito dal Comprensorio della Val di Sole, si è ritenuto opportuno proseguire l’attività del “Gruppo di confronto” – costituito già in occasione della ricerca sui giovani – e promuovere attraverso tale gruppo un lavoro di riflessione e sperimentazione che, partendo da alcuni dati e concetti, sviluppasse linee di intervento finalizzate a promuovere modelli di cittadinanza attiva, nonché di convivenza e partecipazione fra comunità locale e comunità immigrate, con particolare attenzione ai minori locali e stranieri.
Il lavoro si è svolto in una serie di incontri e attraverso una piccola ma innovativa ricerca sul campo portata avanti dallo stesso gruppo, sotto la supervisione e il coordinamento di esperti nell’ambito della ricerca e dei processi migratori. Obiettivi, metodologia e risultati di questo lavoro, che può senz’altro costituire un esempio di buone pratiche per l’integrazione degli immigrati, sono riportati in dettaglio nel rapporto finale di ricerca curato dallo Studio RES – Ricerca e Studio – Trento – giugno 2004.

Progetto: 

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Comprensorio Valle di Non

Buone Pratiche


Comune : Cles
Indirizzo : Via C.A. Pilati n. 17

Sito webwww.comprensoriovalledinon.it

Proponente : Comprensorio della Valle di Non

Titolo del Progetto: Corso di lingua italiana per immigrati stranieri extracomunitari presenti in Valle di Non

 



Descrizione del Progetto

IL CONTESTO D’ORIGINE

Vediamo in primo luogo chi sono e da dove vengono i corsisti; si tratta nella totalità di persone straniere immigrate in Italia dai più svariati paesi.

  • Considerando la provenienza, oltre al contesto culturale, abbiamo una prevalenza di ecuadoriani, cui seguono pachistani, colombiani, polacchi ed altre numerose etnie meno rappresentate numericamente.
  • Circa una metà di queste persone proviene da aree metropolitane e urbane, mentre l’altra metà è originaria delle zone rurali.
  • Per quanto riguarda la religione di appartenenza, sono presenti mussulmani, cattolici, ortodossi, ed altri nel cui famiglie si praticano diverse religioni (es: moglie cattolica, marito ortodosso).
  • La maggior parte degli immigrati svolgeva un’occupazione nel proprio paese d’origine che rientrava per lo più all’interno della categoria operaia, in questi corsi è rappresentata comunque anche la categoria impiegatizia, o di chi svolgeva un’attività autonoma.
  • Passando a considerare i livelli di istruzione, rileviamo che il maggior numero di iscritti si attesta principalmente a livello di istruzione di base, pochissimi risultano privi di qualsiasi titolo, mentre è di una certa rilevanza la presenza di persone con un’istruzione superiore o universitaria.
  • La decisione di emigrare è stata presa dalla maggior parte degli immigrati per motivi economici.
  • Prevalentemente i corsisti sono in Italia senza famiglia o in attesa di ricongiungimento.
  • Attualmente la situazione occupazionale non presenta differenziazioni professionali particolari trattandosi di operai per ciò che riguarda gli uomini e di occupati nell’assistenza agli anziani per le donne.
  • Ai corsi partecipano in parti equivalenti uomini e donne. Si riscontra una esigua presenza di anziani, mentre è molto rappresentata la fascia di età che va dai 18 ai 35 anni.
  • Ai corsi partecipano immigrati giunti in Italia da alcuni anni ed altri arrivati in tempi abbastanza recenti, se non recentissimi.

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Comune di Calavino

Buone Pratiche




Comune : Calavino
Indirizzo : P.za C.C. Madruzzo 2

Sito webwww.comune.calavino.tn.it

Proponente : Comune di Calavino

Titolo del Progetto: Progetto di integrazione e sostegno agli stranieri

 


Descrizione del Progetto

L’intervento è realizzato nel Comune di Calavino in quanto risulta essere il luogo più densamente popolato da persone extracomunitarie con figli in età scolare. Questa forte presenza è motivata dal fatto che esiste una buona disponibilità di alloggi, messi a disposizione da privati, da I.T.E.A. e dall’Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero (in forma diretta e attraverso la gestione dell’ATAS), accanto ad una discreta capacità occupazionale.
Il progetto si propone di creare occasioni di socializzazione, di incontro e di aggregazione per bambini e ragazzi extracomunitari e non, nell’ottica di favorire relazioni positive fra di loro e con la popolazione.
Nel concreto si organizzano tre momenti settimanali pomeridiani di attività di sostegno nei compiti e attività ludico-ricreative per i bambini frequentanti le scuole elementari e medie. Tali momenti avranno la durata di 2/3ore ciascuno.
Questa attività è svolta per tutto il periodo scolastico. Nel periodo estivo si garantisce il sostegno nei compiti mattutino e si valorizza l’attività estiva organizzata da Comuni…chiamo in collaborazione con le associazioni del territorio.
Il progetto prevede inoltre di organizzare momenti di scambio, di confronto e di riflessione con la popolazione adulta extracomunitaria e autoctona.

Scarica il progetto:

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Comune di Borgo Valsugana

Buone Pratiche



Comune : Borgo Valsugana
Indirizzo : P.za Degasperi 20

Sito webwww.comune.borgo-valsugana.tn.it

Proponente : Comune di Borgo Valsugana

Titolo del Progetto: “Bussola” – percorso di avvicinamento alla cultura e lingua italiana.

 


Motivazione segnalazione Progetto Comune di Borgo Valsugana

Il progetto promosso dal Comune di Borgo merita la segnalazione per la sua specificità, per il coinvolgimento di altri "attori" sul territorio e per la sua facile replicabilità in altre zone.
La specificità: è rivolto soprattutto a donne straniere con figli in età dagli 0 ai 10 anni. E' parte di un progetto più articolato, il suo nome è "Bussola", che affianca le coppie nel compito educativo della prima infanzia. L'attenzione alle donne straniere tiene conto del fatto che loro, a differenza dei figli e del marito, non hanno molte occasioni per incontrare la lingua e la cultura italiane. Spesso casalinghe, tendono a ritrovarsi tra loro, finendo con l'accentuare il loro isolamento rispetto alla comunità autoctona. Affiancarle nell'apprendimento della lingua e nella conoscenza della cultura locale, vuol dire aiutarle a conquistare maggiore autonomia e ad essere più preparate anche nel compito educativo dei loro figli.
La partnership: il Comune di Borgo ha coinvolto diverse scuole che fanno capo all'Istituto comprensivo di Borgo ma anche il Comprensorio della Bassa Valsugana e del Tesino.
La replicabilità: dal bacino di utenza iniziale, il progetto è stato esteso anche a Strigno e Grigno ma può essere facilmente "esportato" ovunque.


Milena Di Camillo

Descrizione del Progetto

Il progetto “Bussola” è nato con lo scopo di sostenere le coppie nel difficile compito educativo della prima e primissima infanzia. La sua ideazione è stata la conseguenza di un’attenta riflessione e analisi del territorio d’intervento: mentre l’offerta formativa per genitori di adolescenti e preadolescenti è variegata e differenziata, risultava assente un progetto specifico ed articolato sui bambini dell’età dai 0 agli 8 anni. Il progetto Bussola è articolato in quattro sottoprogetti o punti programmatici. Uno di questi è dedicato alle donne, cittadine straniere, mamme di bambini che frequentano il nido, la scuola materna e la scuola elementare. A differenza dei loro figli e mariti che tramite la scuola o il lavoro hanno occasione di interagire e confrontarsi con altre culture e lingue, le donne straniere, spesso casalinghe, hanno maggiore difficoltà di inserimento nel tessuto sociale e formano, tendenzialmente, gruppo a se stante.
Con questo sottoprogetto si intende semplificare il loro compito di sostegno all’attività scolastica dei figli, avvicinare la loro cultura straniera a quella autoctona, favorire l’integrazione nella comunità e valutare il loro ruolo nella famiglia e più, in generale, nella società.

Scarica il progetto: 

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Comune di Condino

Buone Pratiche


Comune : Condino
Indirizzo : P.za San Rocco 20

Sito webwww.comune.condino.tn.it

Proponente : Comune di Condino

Titolo del Progetto: Giramondo

 


Motivazione riconoscimento Progetto Comune di Condino

Il progetto “Giramondo” presentato dal Comune di Condino ha favorevolmente impressionato la commissione soprattutto per un’azione a più livelli : la molteplicità degli ambiti di azione, la facilità di creare partnership e collaborazioni, la diversificazione dei destinatari.

A cominciare da questo ultimo aspetto si evidenzia come il progetto, pur partendo volutamente dai bambini delle elementari quali attori maggiormente spontanei in un processo di integrazione, si è rapidamente allargato a ragazzi più grandi, comprendendo infine nei destinatari anche soggetti adulti (genitori degli stessi bambini, , fino al coinvolgimento della comunità).

Parallelamente il progetto ha visto la compartecipazione ed il coinvolgimento costante di istituzioni (il Comune, la scuola, il servizio sociale e infine il Cinformi), di associazioni come la Comunità Murialdo e di singoli volontari.

Ma quello che colpisce maggiormente è la varietà di azioni e di attività messe in atto dal progetto. Dai compiti insieme, principale attività prevista dal progetto, si è passati a momenti di animazione, strutturata e non, mirati a consolidare il processo di integrazione e di socializzazione tra italiani e stranieri. 

Allo stesso tempo la sinergia attuata dal cosiddetto Gruppo di lavoro mostra una capacità anche a livello progettuale e in grado di suscitare ulteriori coinvolgimenti sul territorio.
Infine, come ultimo anello di una catena virtuosa, si è voluto in qualche modo agganciare il mondo adulto, sia con serate a tema che con un rapporto diretto con alcuni genitori stranieri, aspetto questo decisamente innovativo.

Tutto ciò, unitamente ad una coerenza di intervento rispetto al contesto sociale e territoriale e alle prospettive di sviluppo futuro, testimonia la bontà di una iniziativa che, tra l’altro, ha messo al centro del processo di integrazione il protagonismo dei più piccoli, da cui si allargano altri cerchi concentrici in grado di costruire relazioni, iniziative e attenzioni per una nuova società multiculturale.


Roberto Calzà

 

Descrizione del Progetto

Il progetto premiato è frutto della collaborazione tra l’assessorato alla Cultura e alle attività sociali del Comune di Condino e la Casa generalizia della Pia società torinese di S. Giusepe, appartenente alla Comunità Murialdo e la Scuola elementare di Condino.
Vista l’odierna sfida emergente della costruzione di una società multi-etnica, il progetto offre proposte di tolleranza, opportunità di conoscenza, confronto reciproco e momenti di crescita comune.
L’obiettivo di facilitare la conoscenza reciproca, l’integrazione e la socializzazione tra bambini e ragazzi di nazionalità diverse è stato perseguito sfruttando situazioni quali lo svolgimento dei compiti in comune e il trascorrere momenti ricreativi insieme.
Le varie attività portate a termine durante l’anno 2004 hanno avuto luogo nei locali dell’edificio scolastico, garantendogli così maggiore visibilità e costruendo un più forte legame con il territorio. La scuola è infatti divenuta punto di riferimento per la riposta ai bisogni di aggregazione giovanile della comunità, a prescindere dalla nazionalità d’origine dei giovani coinvolti.
Le attività di animazione, che hanno riscosso successo e attenzione crescente nella comunità, hanno utilizzato il gioco quale strumento fondamentale per la costruzione di una cultura della tolleranza.
I risultati positivi ottenuti nelle attività coi bambini delle elementari hanno spinto a puntare al coinvolgimento di ragazzi più grandi, delle medie e delle superiori.
Nel percorso di ideazione e progettazione delle attività sono stati coinvolti una molteplicità di attori ed enti (Scuola elementare, Comune, Assistente Sociale, Comunità Murialdo, volontari operatori, insegnanti, genitori,…). Questo aspetto ha garantito una più larga condivisione delle scelte prese e un approfondimento del legame con il territorio.

Scarica il progetto:

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