Di seguito il materiale che ci può aiutare a capire cosa sta succedendo oggi in Brasile.
Se pensi di avere dei documenti interessanti mandali a info@tremembe.it che li pubblicheremo volentieri.
Il Nuovo Manifesto - 27/6/2019 Il Nuovo Manifesto - 27/6/2019 Il Nuovo Manifesto - 18/6/2019 Il Nuovo Manifesto - 14/6/2019 Il Nuovo Manifesto - 14/6/2019 Adital - 20/2/2019 Il Nuovo Manifesto - 8/12/2018 Il Nuovo Manifesto - 8/12/2018 Il Nuovo Manifesto - 15/11/2018 Il Nuovo Manifesto - 3/11/2018 Il Nuovo Manifesto - 13/11/2018 Il Nuovo Manifesto - 20 luglio 2018 Il Nuovo Manifesto - 24 Giugno 2018 Il nuovo Manifesto - 24 Giugno 2018 Il nuovo Manifesto - 24 Giugno 2018 www.unimondo.org - Novembre 2017 Nuovo Manifesto - 23 Settembre 2017 Nuovo Manifesto - 23 Settembre 2017 Unimondo - Settembre 2017 www.unimondo - Settembre 2017 Eastwest - Gennaio 2017 MST - 12 maggio 2016 Marcello Lavenere - 5 Maggio 2016 L'Adige - 23 aprile 2016 Douglas Estevan - 17 febbraio 2016 Antonio Vermigli - 6 febbraio 2016 Economia e finanza - 10 settembre 2015 Armando Stefani - 20 agosto 2015 Claudiane Lopes - 17 agosto 2015 Espresso - 26 maggio 2015 Espresso - 26 maggio 2015 Espresso - 26 maggio 2015 di Joao Pedro Stedile 2015 Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 Il Manifesto - 7 giugno 2014 l'Adige - 7 aprile 2014 Rogério Furquim Werneck - O Globo - 28 giugno 2013 Natalia Viana e Marina Amaral - The Nation - 28 giugno 2013 Peter Beaumont - The Observer - 28 giugno 2013 Jeans Gluesing - Der Spiegel - 28 giugno 2013
Il golpe si fa in tribunale
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I giudici lasciano Lula in prigione
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Moro aizzava le tv contro Lula
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Lula è un prigioniero politico
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Contro Lula anche il giudice Fux
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O abuso infantil
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Brasile un paese stordito
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738
Il Brasile sta tornando indietro di 200 anni
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614
C'era una volta Porto Alegre
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647
Il romanzo criminale della crisi brasiliana
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612
Il giudice Moro è un problema non di poco conto
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Yanomami, la piega dietro al ginocchio
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960
Lula abbiamo il diritto di sognare
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900
La corte suprema impedisce la scarcerazione di Lula
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855
Barros Lula è ancora piu pericoloso in prigione che in libertà
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Il diritto delle tribù incontattate a rimanere tali
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La «bomba» del generale Mourão e il ritorno in scena dei militari brasiliani
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Il Brasile schiera l’esercito sul fronte della Rocinha
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Ma che occasione, ma che affare..
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La nostra storia non è iniziata nel 1988
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Vladimir primo
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1869
Nota del MST su Dilma Roussef
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Mentre il senato vota
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1504
La tengentopoli del Brasile
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1605
I cambiamenti climatici
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1703
Una legge che criminalizza gli adolescenti
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1692
Il debito brasiliano spazzatura
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1680
Brasile il gigante dai piedi di argilla
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1708
Brasil é primeiro lugar em exploração sexual na América Latina
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1689
Brasile un gigante KO
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1795
Non basta un'olimpiade per salvare il Brasile
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1584
A San Paolo del Brasile manca l'acqua
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1512
La VALE della morte
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1550
Identikit del mondiale brasiliano
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1992
L'ultima partita
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2034
Maledetto Maracanazo. La tragedia nazionale che fece piangere tutti
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1843
Il Brasile raccontato dai muri
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1818
Ocupa la copa. Il prezzo dello show
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1855
Quelli che stanno sotto alzano il ritmo. E Dilma raddoppia
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1799
Saldanha il calcio è una scelta di campo
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1925
Socrates, colpo di tacco con la testa
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1831
Un mese di futebol, amore e rabbia (scusa Neymar)... Il fuorigioco più bello del mondo
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1872
Capitalismo creatore di povertà
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1843
Sem Terra - Ritorna João Pedro Stèdile
l Adige - 2 aprile 2014
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1863
Gli errori di Dilma Rousseff
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2268
Sprechi e corruzione per la Coppa del mondo
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2423
Le nuove forme della protesta globale
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Il Brasile non sogna più
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Nella repubblica delle baiane
Qui Trentino - marzo 2010
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1894
di Leonardo Boff
In questa tornata elettorale presidenziale, brasiliani e brasiliane si sono confrontati come se rappresentassero la scena biblica descritta dal Salmo n°1: si doveva scegliere tra due vie, una che rappresentava il successo e la felicità possibile, l’altra l’insuccesso e l’infelicità evitabile.
Erano state create tutte le condizioni per una tempesta perfetta con distorsioni e diffamazioni, diffuse nella grande stampa e nei media popolari, soprattutto una rivista che ha offeso gravemente l’etica giornalistica, sociale e personale pubblicando falsità per danneggiare la candidata Dilma Rousseff. Dietro a questa rivista albergano le élites più retrograde che si impegnano a difendere i loro privilegi piuttosto che far partecipare tutti ai diritti personali e sociali.
È successo ancora.
La leader Guarani Marinalva Manoel è stata pugnalata a morte dopo aver compiuto un viaggio di 1000 km per raggiungere Brasilia e chiedere al governo di riconoscere i diritti territoriali del suo popolo. Aveva 27 anni. Il suo corpo è stato ritrovato sul ciglio di una superstrada.
Loris Zanatta, docente di storia dell'America Latina all'Università di Bologna e autore di numerosi studi in Italia e all'estero.
Cliccando su "PLAYLIST" si possono ascoltare tre video-lezioni di circa 35 minuti l'una, attraverso le quali ricostruire la storia del Brasile dall'indipendenza (1822) ai nostri giorni.
Riprese e video a cura del Centro per la Formazione alla Solidarietà Internazionale
di Suor Miriam - 5 luglio 2013
cari amici,
questo montaggio di immagini vi illustra il clima che stiamo vivendo in Brasile in questi giorni, qualcosa di inedito in un popolo che consideriamo sempre troppo rassegnato di fronte alle enormi contraddizioni di questo gigante che è il Brasile. Ma ora tutti sono scesi in piazza,
Intervista con João Pedro Stedile , Brasil de fato, 24 giugno 2013
di Marcelo Barros - 23 giugno 2013
Per chi cerca una società più giusta, è fonte di allegria e entusiasmo vedere il popolo andare in strada, non solo
per il carnevale e le partite di calcio, ma anche per esprimere la sua insoddisfazione rispetto a diversi aspetti del
paese. Evidentemente, nessuna persona di buon senso è favorevole ad atti di vandalismo e violenza. Tuttavia, è
sempre più chiaro che tali abusi sono compiuti da individui estranei alle manifestazioni.
di Frei Betto - 22 giugno 2013
Le recenti manifestazioni di strada in Brasile hanno sorpreso i governi – dei comuni, degli stati e il governo
federale. Le autorità, perplesse, si interrogano: come è possibile? Chi sta dietro tutto questo? Chi li controlla? E
reagiscono con l’unica e sciagurata lezione appresa in 21 anni di dittatura: la repressione poliziesca.
Le nostre autorità si barricano nella torre d’avorio. Come se il Brasile fosse un pianeta distante da questo orbe
terrestre nel quale dovunque esplodono manifestazioni di strada, da Occupy Wall Street a Piazza Tahrir al Cairo,
dalla periferia di Parigi a Piazza Taskim a Istambul.
La domanda “che ci sarà dietro?” troverebbe una risposta se